L’alpinista soccorso in parete salvato in ospedale da un infarto IL VIDEO

Non era stato un colpo di calore a provocare il malore dell’uomo a 2.385 metri di quota sul Corno Piccolo. Al Mazzini è intervenuta l’equipe cardiologica e il paziente adesso sta bene. Una perfetta macchina dell’emergenza

PIETRACAMELA – Ben vengano i consigli sulla particolare attenzione da dedicare alle escursioni in montagna e soprattutto in questi giorni, ai colpi di calore, privilegiando le ore mattutine per le arrampicate e una corretta idratazione, ma il malore che ha colpito ieri pomeriggio l’alpinista mentre scalava con alcuni compagni di cordata la parete del Vecchiaccio, sul Corno Piccolo del Gran Sasso, a quota 2.385 non era dovuto a un coli di calore bensì ad un infarto.

Per fortuna l’intervento dell’eliambulanza gestito dalla sala operativa del 118 di Teramo – che ha verricellato in parete il personale medico e i tecnici del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico – è stato tempestivo: si deve a questo, infatti, la perfetta riuscita della procedura cardiologica eseguita successivamente in ospedale che gli ha salvato la vita. Adesso il paziente sta bene.

L’escursionista è stato trasferito al Mazzini e qui i sanitari, diagnosticato l’attacco cardiaco in corso, l’hanno gestito in sala di emodinamica, nel Dipartimento cuore e vasi della struttura sanitaria cittadina. Un catena della salvezza che ha funzionato alla perfezione.